Ricordiamoli

Il ricordo del Prof. Carlo Flamigni di Cristofaro De Stefano

In memoria del Professore Carlo Flamigni,

Egli è stato il Migliore e come tutti i fuoriclasse eccelleva in ogni campo, sia quando si applicava a scrivere favole per bambini, sia quando ci ha insegnato il valore della Bioetica, tanto che della sua attività di scienziato e clinico quasi non occorre parlare.

Una volta descrisse un uomo politico del quale aveva grande stima, sottolineandone quanto grande fosse stata la sorpresa e l’ammirazione nell’ascoltare le sue stesse idee, dette “meglio” di quanto lui riteneva di poter fare. Parlava di Enrico Berlinguer, al quale lui, prima di un dibattito sul referendum sull’aborto, aveva dato delle informazioni scientifiche, sulle quali il Segretario del PCI aveva poi costruito il suo intervento.

Quella immagine, ribaltata all’infinito come in un gioco di specchi, si è presentata innumerevoli volte in occasione di nostri incontri. Carlo Flamigni aveva il dono di sviluppare le idee, le informazioni, arricchirle con la sua immensa cultura e presentarle, come sa fare un maestro vero, in maniera da farti comprendere cose che pur insite nel tuo pensiero non saresti mai stato in grado di cogliere.

Tra le tante cose che Carlo Flamigni ci ha insegnato, c’è la descrizione di un luogo metafisico, un approdo auspicabile e necessario, entro cui è possibile trovare un accordo minimo razionale tra individui, non solo “amici morali”. Esso è “l’Isola per stranieri morali” degli scritti di H.T. Enghelhardt. Orbene, in questo momento, l’augurio è che lei  possa raggiunger l’isola tante volte indicataci.

Abbia buon vento per l’ultimo viaggio, Carlo Flamigni.