Ricordiamoli
In memoria del Prof. Francesco Di Re
Laureato presso l’Università di Milano nel 1951 si era poi specializzato in Ostetricia e Ginecologia in cui aveva conseguito la Libera docenza, e successivamente in Oncologia. Appena laureato era entrato a far parte dello staff di Ginecologia oncologica dell’Istituto Tumori di Milano, diretta dal Prof. Natale. Dal 1962 al 1964 aveva frequentato il Radiumhemmet Karolinska Hospital a Stoccolma, allora Ospedale d’avanguardia nella Radioterapia dei tumori ginecologici, sotto la guida del Prof .H.Ludwig Kottmeier e del Porf. Josej Zajicek. In seguito a quest’esperienza era stata introdotta in Istituto la brachieterapia e fu avviato in Lombardia il primo programma di screening per il tumore della cervice che registrò una partecipazione assai alta (attorno al 70%) e fu quindi estesa ad altre regioni.
Membro dell’EORTC e dell’ESGO il Prof. Di Re è stato Presidente della Società di Oncologia Ginecologica (SIOG), membro straniero della Facoltà di Medicina dell’università di Praga e del Consiglio dell’ESGO. Dal 1971 al 1996 è stato il Direttore del reparto di Ginecologia Oncologica dell’Istituto ed ha dedicato tutta la sua carriera alle problematiche chirurgiche dell’oncologia ginecologica .
Fra i primi nel mondo ha introdotto la dissezione radicale linfatica lombo-aortica e pelvica nel carcinoma dell’ovaio sistematizzandone la tecnica chirurgica e sostenendo l’importanza della diffusione retro peritoneale anche nelle neoplasie del tumore epiteliale dell’ovaio. Un altro aspetto per lui prioritario è stato quello della chirurgia conservativa sia nei tumori ovarici che nella chirurgia del carcinoma della cervice uterina . Già dagli anni ‘70 ha iniziato ad effettuare trattamenti conservativi dell’utero nei casi iniziali della cervice uterina e se oggi tutto ciò appare normale , bisogna ricordare che in quegli anni l’isterectomia era il trattamento standard nelle forme di carcinoma in situ e displasia grave, anche in giovani donne.
“Per quanto mi riguarda ho percorso con lui ogni aspetto della mia carriera di medico: entrata in reparto ancora studentessa, sotto la sua guida ho fatto la tesi di Laurea e di Specialità, ho imparato l’importanza del rigore e dell’onestà intellettuale e soprattutto ho potuto realizzare il mio obiettivo di essere un chirurgo oncologo preparato e professionalmente serio. E di tutto ciò gli sarò sempre grata.”
Rosanna Fontanelli
“Il mio “Prof” è stato un uomo determinato, intelligente, colto, irascibile, ma soprattutto, coraggioso nel perseguire le proprie idee. E’ lui che mi ha insegnato il mestiere dentro e fuori la sala operatoria, a scrivere con meno aggettivi, a guardare le cose da punti di vista diversi. Mi ha insegnato a non aver paura della battaglia ed a condurre con onestà la ricerca clinica. Da lui ho appreso la vera ospitalità, il piacere di conversare, l’importanza della cravatta. Con lui ho imparato a sciare; con enorme sofferenza, ma alla fine ho imparato. Sempre lui mi ha proposto la fuga, dall’altare, il giorno del mio matrimonio, preparando una macchina fuori dalla chiesa. Con lui ho iniziato a fumare… per sopravvivenza. Nel corso dei primi anni, spesso, mi è stato padre adottivo come tale l’ho amato e contestato. Devo a lui moltissime cose e per un sacco di motivi, in effetti, continuerà a farmi compagnia ogni giorno della mia futura vita.
Grazie,”
Francesco Raspagliesi