Cari amici,
a Cagliari si svolgerà il 28 settembre il Congresso Nazionale SIGO.
Le Scuole Sarde Universitarie Ospedaliere e del Territorio di Ginecologia e Ostetricia per la prima volta nella storia della SIGO hanno avuto l’incarico di ospitare ed organizzare questo importante evento della Ginecologia e Ostetricia nella splendida Terra di Sardegna.
Sardegna, ricca di storia e di cultura che ha le più antiche tracce della presenza umana. Infatti, i più antichi manufatti rinvenuti in Sardegna risalgono al Paleolitico inferiore. Si tratta di oggetti in pietra (selce e quarzite) databili tra 450.000 e 120.000 anni fa, rinvenuti nella parte settentrionale dell'isola, nella regione dell'Anglona, inquadrabili, dal punto di vista tipologico, nelle industrie litiche classificate coi nomi di "clactoniano" e "tayaziano". Recentemente è stata rinvenuta, in una grotta del Logudoro, una falange completa del pollice di un essere umano. La datazione proposta per questo importante reperto osseo è di 250.000/300.000 anni a.C.
Le tradizioni popolari, nelle loro multiformi manifestazioni, sono ancora oggi profondamente radicate nella cultura sarda.
L'abito tradizionale esprime il carattere di una terra dalla storia millenaria e se, ormai, sono pochi i centri dell'isola in cui tuttora lo si indossa quotidianamente, durante le grandi sagre, come quella di Sant'Efisio a Cagliari o la Cavalcata di Sassari, può essere ammirato in tutte le sue varianti.
Le sessioni del Congresso si incentreranno sui principi dell’Umanizzazione, del Benessere e dell’Innovazione applicati alla Ginecologia e all’Ostetricia che consentono di migliorare il benessere psico-fisico della donna del terzo millennio.
Gli argomenti del Congresso SIGO riguarderanno le più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche nel campo della Ginecologia e Ostetricia e quali sono le strategie migliori per incidere in maniera determinante sul contenimento della spesa sanitaria. Il controllo e la razionalizzazione della spesa sanitaria sono probabilmente uno degli aspetti più delicati dell’attuale situazione della Sanità in Italia e del continuo dibattito in atto tra le diverse Regioni, e tra Regioni e Governo centrale. Il problema specifico del nostro Paese consiste nel fatto che si sono verificate profonde trasformazioni demografiche, sia in termini di riduzione della natalità che di aumento della vita media, con condizioni, quindi, di invecchiamento più veloce e marcato rispetto ad altri Paesi e con tendenza ad un forte aumento dei consumi sanitari.
Il dibattito è aperto sulle varie proposte per il contenimento della spesa sanitaria, che vanno da un forte incentivo alla prevenzione, ad una più razionale allocazione delle risorse, ad un concreto snellimento delle pratiche burocratiche, ad una consistente riduzione delle prescrizioni di analisi strumentali e di laboratorio fino all’aumento dell’assistenza domiciliare con conseguente diminuzione dei ricoveri ospedalieri.
È chiaro che occorre muoversi in una ottica di risorse limitate, e che bisogna perciò razionalizzare quelle che sono disponibili.
L’obiettivo del Congresso è quello di discutere le strategie da adottare nei diversi campi della disciplina per contenere la spesa sanitaria senza ridurre la qualità dell’assistenza.
Si terranno, inoltre, il primo giorno del Congresso corsi teorico-pratici che affronteranno gli aspetti più attuali della Ginecologia e Ostetricia.
Affrontando queste tematiche, i Presidenti del Congresso si auspicano una partecipazione massiva da parte dei colleghi medici e del personale ostetrico-infermieristico regionale e nazionale.
I Presidenti del Congresso,
Salvatore Dessole, Gian Benedetto Melis, Giovanni Monni, Giovanni Urru